Nascita di un Club – Dal libro di Aldo De Leo
Correva l’anno 1967, il Comune di Siderno aveva realizzato sul Lungomare un campo di tennis in bitume.
Da alcuni anni il Lungomare era diventato luogo d’incontro, luogo d’attrazione dove venivano fatte le manifestazioni estive, in pratica il salotto buono della città.
Anche noi allora poco più che trentenni trascorrevamo buona parte del tempo libero sul Lungomare.
Durante uno dei tanti argomenti che si tengono tra amici, parlando della disponibilità della nuova struttura appena realizzata. Mario Scarlata e Mimì Lupis-Crisafi m’invitano a fare una partita a tennis, io obbietto che non ho l’attrezzatura necessaria perché non avevo mai praticato questa disciplina sportiva. Ma il problema si risolve immediatamente con una racchetta ricevuta in prestito da uno dei due. Da questa prima partita esplode la passione per questo sport, che non avevo mai praticato prima perché non esistevano a Siderno campi di tennis.
Incominciano le sfide giornaliere con Nanà Barillaro, Nuccio Roberto, Mario Scarlata, Vincenzo Caridi, Alfredo Serafino, Mimi Lupis-Crisafi, Mimmo Fedele e via di seguito.
Gli appassionati crescevano giornalmente e si stentava ormai a prenotare il campo, che si effettuava allora presso il Bar dell’Ymca.
Per superare queste difficoltà, l’unica strada percorribile sarebbe stata quella d’illuminare il campo di gioco, che avrebbe consentito l’utilizzo anche nelle ore serali per altre quattro/cinque ore giornaliere.
Durante una passeggiata sul Corso della Repubblica assieme a Nuccio Roberto incontro Oreste Sorace, allora Presidente della Pro-Loco ed influente personaggio politico del Partito Socialista, al quale esprimo l’idea d’illuminare il campo di tennis.
Sorace mi dice: “Se costituite una regolare società tennistica potrete eventualmente avere il campo in gestione e realizzare l’illuminazione che vi sta a cuore”. Detto fatto. Il giorno dopo mi reco a Locri da Mimì Mileto, presidente di quel circolo del tennis, per avere le informazioni necessarie per la costituzione di un Club.
Avutele, mi metto all’opera per la costituzione del circolo.
Riuniti tutti gli amici che ero riuscito a sensibilizzare, in data 9 giugno 1968, nella sede della Pro Loco, alla presenza di Oreste Sorace, viene costituito il Tennis Club Siderno” Considerato che l’associazione che stavamo costituendo andava ad occupare una struttura comunale mi è sembrato opportuno proporre il nome di “Tennis Club Siderno”, accettato dall’assemblea all’unanimità.
Atto di costituzione del Tennis Club Siderno
Primo Presidente viene eletto Nanà Barillaro, poiché dal primo momento avevo declinato l’invito di fare il presidente “per non rimanere solo in questa nuova avventura”.
Ho preferito continuare a fare l’animatore, il motore propulsivo, altrimenti il nuovo soggetto non sarebbe riuscito a decollare. Nei primi anni di vita del club, infatti, sono stato l’amministratore, il segretario, li giudice-arbitro, li direttore sportivo, ecc… Bisognava metterci l’anima altrimenti li progetto non sarebbe decollato.
Con Nana Barillaro mi reco a Reggio Calabria per la pratica di affiliazione alla Federazione Italiana Tennis, dove incontriamo l’Avv. Trapani-Lombardi, presidente del Comitato Regionale, il quale sconsolato ci comunica che da parte di Catanzaro e Cosenza si sta preparando il golpe ai danni di Reggio Calabria col trasferimento del Comitato a Catanzaro.
In pratica, era già in atto l’intrigo per togliere il capoluogo di Regione alla Città di Reggio Calabria.
1968 – Gli allievi del primo corso di tennis. Sulla destra, in piedi, si riconoscono Nanà Barillaro, Angelo Ferraro e Aldo De Leo.
1968 – Illuminazione del primo campo di tennis. Si riconoscono, da sinistra, in piedi: Angelo Ferraro, Nico Noce, Nuccio Roberto, Nana Barillaro, il notaio Macrì, Tonino Zannini, il sindaco Cosimo lannopollo, Cesare Racco, Giovanni Malafarina, Peppe Reale, Tonino Macrì, Paolo Danzatame, Mimmo Fimognari, Ciccio Bombara, Agostino Antico, Alfredo Serafino, Piccolo, Enzo Diano e Figliomeni. Accosciati, da sinistra: Mimì Lupis, Leonardo Polverari, Michele Caruso, Flamingo e un elettricista, Aldo De Leo, Arturo Bonavita, Mimmo Fedele e Mimmo Reale.
Come primo atto del Consiglio Direttivo decidiamo di dare corso all’impianto d’illuminazione del campo di tennis per avere la possibilità di disporre di più ore di gioco.
Così, assieme a Nanà Barillaro, Nuccio Roberto, Mimi Lupis-Crisafi, Vincenzo D’Agostino, ecc… Abbiamo messo mano al proprio portafoglio per acquistare i fari e tutto il materiale necessario.
E già nel mese di agosto potevamo inaugurare l’illuminazione dell’unico campo, allora in bitume.
In occasione dei festeggiamenti di Portosalvo organizziamo il primo torneo di tennis denominato “Coppa Città di Siderno, vinto dall’idolo di casa Angelo Ferraro, che si sbarazzò di Gianni Alcaro di Catanzaro e della giovane promessa di Locri Enzo Schirripa.
Dopo qualche mese eravamo già duecento soci.
Nel 1969 viene eletto Presidente il Dott. Olimpio Crupi.
Il torneo del 1969 è vinto dal reggino Gianni Travia e il doppio viene vinto dalla coppia Domenico Travia e Federico Bianco, vecchie glorie del circolo “Polimeni” di Reggio Calabria.
Intanto, per avere una maggiore autonomia nell’organizzazione dei tornei, assieme ad Agostino Antico conseguo la qualifica di Giudice-Arbitro presso la sede del Comitato Regionale della F.I.T. di Catanzaro, Nel 1970 assume la presidenza il Dott. Vincenzo Alvaro Nell’inverno 1969/70, racimolati un po’ di risparmi, trasformiamo il campo in terra battuta che ci dava così la possibilità di poter partecipare in base alle regole vigenti all’epoca ai vari campionati a squadre.
Dopo appena due anni di attività, avevamo già acquistato un grande prestigio presso gli organi federali per la corretta e prestigiosa conduzione del circolo, per capacità organizzative e per il rispetto delle norme regolamentari.
Pertanto, nel febbraio del 1970 la Federazione Italiana Tennis ci dà la straordinaria soddisfazione di ospitare la squadra nazionale di Coppa Davis guidata dal Commissario Tecnico Belardinelli e formata dai tennisti: Bertolucci, Di Matteo, Zugarelli e Lombardi.
1970 – Da sinistra: Di Matteo, De Leo, Zugarelli, Alvaro, Belardinelli, Catalano, Serafino, Fedele, Accosciati: Ferrari, Cesario, Cremona e la mascotte.
Nel 1973 ho staccato un po’ la spina, ho lasciato ad altri la guida, pur rimanendo sempre tra i soci più attivi.
Segue la presidenza di Arturo Bonavita nel 1973. Nel 1974/75 presidente è Natale Falduto.
Nel 1976/77 viene rieletto presidente Nanà Barillaro.
Nel 1978, dopo alcuni anni travagliati, un gruppo di soci pretende la mia elezione alla carica di Presidente, dalla quale non mi posso più sottrarre.
Malgrado i miei numerosi impegni in campo lavorativo, sindacale e politico, m’immergo di nuovo con grande passione per raggiungere sempre nuovi traguardi, sostenuto con grande professionalità dai giovani Gaetano Cesario e Totò D’Agostino.
Il torneo “Coppa Città di Siderno” negli anni è diventato un appuntamento fisso dell’estate sidernese. Tra i tennisti che hanno partecipato in quegli anni al torneo nazionale mi piace ricordare:
il napoletano Gianni Cierro ed il cosentino Vittorio Magnelli, divenuti poi componenti della nazionale di tennis; i fratelli Di Mauro di Siracusa; Peppe Santagati, che veniva addirittura da Pavia, dove svolgeva la professione di medico; i reggini Ninni Romeo, Gianni Travia, Emilio Cozzupoli, ecc. i cosentini Maurizio e Beniamino Ouintieri, i catanzaresi Gianni Alcaro, Opipari, Ferro, Aloi, ecc.
Nel 1980 otteniamo finalmente il secondo campo, che ci consente di partecipare a tutti i campionati a squadre e organizzare in modo adeguato i tornei. Anche questa struttura viene realizzata in economia.
Nel 1981 ospitiamo la fase finale del Campionato Under/16 femminile, con la partecipazione del T.C. Como, del Park Tennis di Genova, del T.C. Milano e della Virtus Bologna, dove militava la Raffaella Reggi, divenuta poi numero uno d’Italia.
In quel periodo, Presidente del Comitato regionale della Federazione Tennis è il Prof. Quintieri di Cosenza, che dimostrava nei confronti del Tennis Club Siderno una grande stima per l’attività svolta.
1981 – Finale nazionale Under 16 femminile. Riconoscibili, tra gli altri: il Presidente del Comitato Regionale FIT Prof. Quintieri ed il Giudice-Arbitro Avv. Gaspare Fiore.
Nel 1985, considerati i tempi ormai maturi, veniva inaugurata la Scuola Addestramento di Tennis sotto la direzione del M°Angelo ‘Tripodi di Reggio Calabria. Proseguita poi, con sempre crescente successo, dal M° Fabio Muscatello.
Con l’intervento dell’Amministrazione Comunale nel 1987 viene realizzata la copertura del campo n° 2 con un pallone pressostatico che ci consente di utilizzare il campo anche nei giorni di pioggia.
Il Club ha ottenuto chiari riconoscimenti a tutti i livelli e il generoso impegno dei suoi dirigenti è stato premiato con incarichi nazionali e regionali: lo scrivente, Aldo De Leo, ha fatto parte della Commissione nazionale di promozione e propaganda; Tano Cesario è stato per lunghi anni consigliere nel Comitato Regionale e Totò D’Agostino ha ricoperto incarichi nel Comitato Provinciale e, successivamente, componente del Collegio Sindacale della Federazione Italiana Tennis.
I vincitori della Coppa Italia del 1981 con i dirigenti del Club. Da sinistra: Fernando Fiorenza, Totò D’Agostino, Gilberto Nicita, Rocco Sgambelluri, Aldo De Leo, Leandro Cuzzocrea, Angelo Giannone. Danilo Nicita e Tano Cesario.
Nel 1991, malgrado le pressioni di tutti i soci, ritengo esaurito il mio compito e rinuncio alla carica di presidente.
Per il biennio 1991/92 viene quindi eletto presidente Leonardo Polverari.
Dopo una breve mia riapparizione, nel biennio 1994/95 presidente del Club è Mario Napoli.
Dal 1996 a tutt’oggi regge le sorti del Club Roberto Roberto.
Tantissimi giocatori hanno difeso la bandiera del Tennis Club: Angelo Ferraro, Rocco Sgambelluri, Armando Falduto, Orazio Femia, Sergio Cremona, Tano ed Enzo Cesario, Lino ed Armando Gerace, Fernando Fiorenza, Peppe Alvaro, i fratelli Giannone, i fratelli Nicita, i fratelli Cuzzocrea, Antonio Ricupero, Antonio Sgambelluri, Andrea Scarano, Antonio Napoli, Andrea Sgambelluri, ecc…
Infine i giovanissimi Fabrizio Marinaro, Saverio Ferraro e Francesco Falletti, che nel 1997, guidati dal capitano Fabio Muscatello, hanno disputato a Milano la fase finale del campionato nazionale a squadre Under 12.
Tra i Giudici-Arbitri, oltre allo scrivente Aldo De Leo, G. A. Nazionale che ha diretto anche tornei internazionali, ottenendo il riconoscimento di G. A. Benemerito da parte della Federazione Italiana Tennis, bisogna ricordare: Enzo D’Agostino, anch’egli G.A. Nazionale, Agostino Antico, Rocco Sgambelluri, Elda Madarena, Paolo Speziale, Roberto Roberto e Paolo Baggetta.